La gratitudine va messa al suo posto
Con onestà e con una meditazione registrata con la mia voce e una musica di guarigione a 432 Hz
Arrivo più tardi oggi, ma arrivo con la mia energia di gratitudine per te.
Scrivere questa newsletter settimanale è un viaggio di grande profondità ogni volta. Se non ho la sensazione di dare qualcosa di concreto non riesco a farla partire. Complice una settimana intensa e la necessità di elevare la mia energia per darla a te e alle centinaia di persone iscritte a questo percorso, ho scelto di aspettare.
Ho lavorato prima su di me. Sul recupero energetico.
Quando ho sentito di essere allineata mi sono messa al lavoro per te. E ho cestinato la newsletter di oggi che avevo già scritto: non era quello che meritavi.
Questo per dirti che c’è un motivo del mio ritardo. E lo riassumerei così: ho aspettato di avere qualcosa da donarti in modo autentico. Che poi è il mio modo di dirti grazie di essere qui, puntuale ogni settimana. Da che è nata, ormai due anni fa, nessuno è mai andato via da qui. Si sono aggiunte persone e storie, qualcuno ha scelto di passare alla versione in abbonamento. Ma non una persona ha lasciato. Ed è questo che mi spinge a dare il mio meglio ogni settimana.
Grazie! Grazie per essere tra coloro che sono qui. Qualunque sia l’impegno che scegli di mettere nella gratitudine lascia che sia. Ognuno di noi ha il suo tempo. E non corrisponde a quello di altri.
Avevo bisogno di elevare la mia energia per esserci davvero con te, ti ho scritto. E ho anche la necessità, ogni settimana, di essere onesta con te che ti affidi a me.
Ecco perché di tanto in tanto parliamo anche delle fatiche della gratitudine o degli aspetti più nascosti.
Lo hai forse intuito dal titolo: oggi parliamo di come mettere al suo posto la gratitudine.
In fondo all’articolo, se hai l’abbonamento mensile o annuale, troverai anche una meditazione che ho registrato per te con una musica di guarigione a 432 Hz. (Clicca sul bottone qui sotto per avere 7 giorni di prova gratuita e ascoltarla).
La tua gratitudine può non piacere.
Ci sono due aspetti della gratitudine che voglio portare alla tua attenzione. Sono di quelli che ne evidenziano il lato meno bello. Serve conoscerlo per esserne consapevoli e saperlo gestire.
Il primo è l’effetto che ha la tua gratitudine su chi non è sullo stesso cammino e che non ne vede l’aspetto positivo. Queste persone potrebbero reagire anche con moti di rabbia che nascono dalla frustrazione di non capire. Quello che noi siamo e che facciamo funge da specchio per gli altri: qualcuno si ritrova e ne coglie l’essenza, qualcun altro rifiuta ciò che vede perché non è pronto.
Questo accade più spesso di quanto si possa immaginare. Soprattutto se la gratitudine è forte dentro di noi e la sua manifestazione autentica si esprime con forza.
Accogliere e continuare sulla propria strada è ciò che possiamo fare. Cosa non affatto semplice perché spesso la rabbia e la frustrazione delle altre persone si esprime con un flusso di parole distruttive che hanno l’intento di ferirci. E possono farlo davvero. Il grande lavoro su di noi è quello di mantenere alta la nostra energia della gratitudine e della gioia. Farlo nonostante.
Ogni persona ha la sua storia. Tu hai la tua, io ho la mia. Chi reagisce con tale forza distruttiva ha la sua. Accogliere senza giudicare è difficile, lo so. Si vorrebbe rispondere a tono oppure si finisce per assumere il ruolo della vittima colpita. Entrambe le scelte non ti fanno bene.
“Ciò che gli altri amano o odiano di te non sei tu; sono le storie che si raccontano su di te.” Byron Katie
La prossima volta che ti capita respira, accogli. E se diventa frequente scegli di stare alla larga da quella energia. Metti un freno e una distanza. Puoi farlo anche quando si tratta di una relazione di lavoro o di famiglia che non hai scelto ma vivi. Possiamo sempre scegliere cosa dare di noi e cosa farci portare via.
L’energia è il bene più prezioso che abbiamo perché influisce sui pensieri, sulle azioni, sul nostro benessere e sulla salute.
Preservarla è un dono che fai a te!
Ciò che è terribile, è terribile.
La gratitudine può essere un'esperienza molto potente che ci radica nel presente e ci aiuta ad elevare le nostre vibrazioni energetiche. Ma, c’è un altro ma a cui prestare attenzione.